SeaSucker il portabici a ventosa. Visto al Mondiale, va su ogni auto

2022-10-09 13:53:46 By : Mr. Patrick Gao

Wollongong 2022. Una trasferta impegnativa per il fuso orario e la logistica. Se il luogo della competizione non è facilmente raggiungibile in auto le ammiraglie vengono fornite dall’organizzazione. Così in Australia al seguito di ogni gara c’erano ben 58 vetture fornite da Škoda: 50 Karoq Styles e otto Karoq Sportlines. Le auto hanno trasportato fino ad otto bici di scorta complete grazie a SeaSucker il portabici a ventosa.

L’azienda statunitense che si occupa dallo sviluppo e della produzione di sistemi di fissaggio a ventosa dedicati a tre settori sportivi (ciclismo, nautica e sport invernali), dal 2017 è partner tecnico ufficiale dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI). Un rapporto che ha permesso di allestire velocemente le ammiraglie anche in occasione di Mondiali di Bergen (Norvegia 2017), Innsbruck (Austria 2018) e Yorkshire (Regno Unito 2019). Ammiraglie equipaggiate in via del tutto esclusiva con portabici rimovibili a nove posti SeaSucker.

Nel 2019 anche alcune ammiraglie della Jumbo-Visma adottavano questo portabici “smart”.

A Wollongong i portabici erano assicurati al tetto delle vetture tramite dieci ventose: le stesse utilizzate dai sistemi di aggancio (fino a tre posti) disponibili sul mercato.

L’allestimento adottato in occasione dei Campionati del Mondo è una lavorazione custom, progettata e pensata esclusivamente per l’UCI e non è al momento in vendita. Le speciali pinze sono studiate per non danneggiare i telai in fibra di carbonio.

L’aggancio a ventosa permette di ampliare il raggio d’azione del portabici, che di fatto può essere applicato su tutte le superfici piane e rigide degli autoveicoli. Dall’utilitaria fino al pick-up passando per il retro di un furgone o di un cross over senza dimenticare le auto sportive di lusso e da competizione.

Le ventose SeaSucker ed i sistemi di aggancio sono protetti da brevetti internazionali che sono stati depositati anche in Italia (n° 2480430 e n° 3350021). Il montaggio è semplice ed intuitivo.

Qui sotto Nathan Haas monta la sua Colnago G3-X sul tettuccio di una Fiat 500.

SeaSucker permette, quindi, di liberare spazio all’interno dell’abitacolo con poche e semplici operazioni.

Basta pulire la superficie con un panno morbido (senza utilizzare alcool o detergenti) ed applicare di conseguenza il supporto. Le ventose vengono attivate grazie ad un pulsante-pompa manuale che permette di espellere l’aria creando così il vuoto d’aria. Ogni pulsante è dotato di un indicatore arancione che consente di controllare lo stato della tenuta.

Lo sgancio è semplice e richiede due veloci operazioni: schiacciare e sollevare la ventosa con le mani in corrispondenza dei due indicatori in rilievo. Una velocità di montaggio/smontaggio che potrebbe agevolare anche l’eventuale furto… A tal proposito SeaSucker ha progettato una serie di accessori (Secure Kit) per prevenire ogni operazione inopportuna.

Chuck Casagrande (foto sotto) fondatore e CEO di SeaSucker, è un grande appassionato di ciclismo e pesca. Chuck nel 1995 dà vita a Strata-Tac azienda che si occupa della produzione di rivestimenti e pellicole adesive. L’idea di progettare un sistema di fissaggio a ventosa arriva nel 2005.

Chuck è a pesca e cerca un modo per fissare una sedia in modo sicuro al pozzetto dell’imbarcazione. Nasce così l’idea delle ventose che ispira anche il logo che ritrae un polpo, mollusco che incarna alla perfezione la storia e lo spirito di SeaSucker il portabici a ventosa.

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Per maggiori informazioni: seasucker.eu

Foto in apertura: gentile concessione Matteo Pollani.

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