Motori, auto: 7 cose da sapere sul sistema di raffreddamento del motore - Zonalocale

2022-10-09 16:33:05 By : Ms. Lisa Li

Il sistema di raffreddamento del motore svolge una funzione essenziale, che non deve mai essere sottovalutata: quella di tenere sotto controllo la temperatura di esercizio, evitando che il propulsore si surriscaldi. Di seguito vedremo in modo più approfondito il funzionamento di questo circuito e le 7 cose fondamentali da sapere per preservarlo al meglio.

Come funziona il sistema di raffreddamento del motore

1. La prima cosa da sapere sul sistema di raffreddamento del motore riguarda il suo ruolo: come abbiamo detto, serve per mantenere la temperatura entro certi limiti, e ciò deve avvenire in modo indipendente dalle condizioni climatiche esterne, ma anche da quelle interne, ad esempio dagli sforzi ai quali viene sottoposto il propulsore.

2. A questo scopo, i tipi principali di sistemi di raffreddamento sono essenzialmente due. Il primo si serve dell’aria che giunge alla superficie esterna della testa e del cilindro per far diminuire il calore. Si tratta di un sistema ormai in disuso, che per lo più si trova sulle vetture di produzione precedente alla metà degli anni ‘90, o su quelle d’epoca. Il secondo, più attuale ed efficiente, si serve del liquido di raffreddamento, che raccoglie il calore per poi essere spinto nel radiatore, dove viene riportato in temperatura per tornare in circolo.

3. Proprio il radiatore è un elemento fondamentale del sistema di raffreddamento. Realizzato in lega di alluminio, prevede due vaschette adibite a raccolta e ridistribuzione del liquido e una matrice di scambio, composta di molti tubicini, tra i quali questo passa. Un termostato si occupa di monitorare la temperatura di esercizio e, quando questa oltrepassa una soglia critica, attiva delle elettroventole che generano un flusso d’aria che attraversa il radiatore.

4. Il cuore del sistema di raffreddamento del motore coincide, tuttavia, con la pompa dell’acqua, che fa in modo che il liquido possa essere aspirato e circolare. Un ulteriore aiuto a questo processo può giungere dall’antigelo, che oltre a incrementare le capacità di ebollizione e congelamento, aumenta la resistenza alla corrosione grazie a particolari additivi. Questa miscela di acqua e antigelo va a costituire un particolare liquido refrigerante, che dalla parte alta del motore passa al radiatore grazie a un tubo di gomma. Dalla vaschetta, l’aria fresca lambisce i tubicini di cui parlavamo prima, dissipando il calore.

Foto tratta da http://www.autoparti.it

5. Tra le ragioni che più frequentemente giustificano un surriscaldamento del motore, troviamo un sovraccarico del compressore dell’aria condizionata. Per funzionare, questo dispositivo sottrae molta energia dal motore, provocando un calo nelle prestazioni che risulta più evidente sulle vetture che montano motori poco potenti. Occorre quindi tenere presente che, quando si viaggia con l’aria condizionata accesa, il propulsore viene sottoposto a uno sforzo aggiuntivo, che richiederà al sistema di raffreddamento un lavoro supplementare.

Possibili problemi al sistema di raffreddamento

6. La condizione fondamentale è che il liquido di raffreddamento non si surriscaldi eccessivamente a sua volta: un sistema di raffreddamento, infatti, può talvolta superare la temperatura alla quale l’acqua evapora. Per evitare che ciò accada, la misura preventiva è quella di pressurizzare il circuito di raffreddamento: quando la pressione interna eccede un certo limite, si apre una valvola che consente di mantenere le condizioni di sicurezza lasciando uscire il liquido di raffreddamento verso il radiatore.

7. Infine, è bene ricordare che il surriscaldamento del motore può provocare dei danni molto gravi alla meccanica del veicolo, mettendo anche a rischio l’incolumità di conducente e passeggeri. Ecco perché è fondamentale monitorare lo stato di salute di tutte e componenti dell’impianto, e contattare il proprio meccanico appena si nota qualcosa di sospetto.

Pubblica le tue offerte di lavoro su zonalocale.it

Il sistema di raffreddamento del motore svolge una funzione essenziale, che non deve mai essere sottovalutata: quella di tenere sotto controllo la temperatura di esercizio, evitando che il propulsore si surriscaldi. Di seguito vedremo in modo più approfondito il funzionamento di questo circuito e le 7 cose fondamentali da sapere per preservarlo al meglio.

Come funziona il sistema di raffreddamento del motore

1. La prima cosa da sapere sul sistema di raffreddamento del motore riguarda il suo ruolo: come abbiamo detto, serve per mantenere la temperatura entro certi limiti, e ciò deve avvenire in modo indipendente dalle condizioni climatiche esterne, ma anche da quelle interne, ad esempio dagli sforzi ai quali viene sottoposto il propulsore.

2. A questo scopo, i tipi principali di sistemi di raffreddamento sono essenzialmente due. Il primo si serve dell’aria che giunge alla superficie esterna della testa e del cilindro per far diminuire il calore. Si tratta di un sistema ormai in disuso, che per lo più si trova sulle vetture di produzione precedente alla metà degli anni ‘90, o su quelle d’epoca. Il secondo, più attuale ed efficiente, si serve del liquido di raffreddamento, che raccoglie il calore per poi essere spinto nel radiatore, dove viene riportato in temperatura per tornare in circolo.

3. Proprio il radiatore è un elemento fondamentale del sistema di raffreddamento. Realizzato in lega di alluminio, prevede due vaschette adibite a raccolta e ridistribuzione del liquido e una matrice di scambio, composta di molti tubicini, tra i quali questo passa. Un termostato si occupa di monitorare la temperatura di esercizio e, quando questa oltrepassa una soglia critica, attiva delle elettroventole che generano un flusso d’aria che attraversa il radiatore.

4. Il cuore del sistema di raffreddamento del motore coincide, tuttavia, con la pompa dell’acqua, che fa in modo che il liquido possa essere aspirato e circolare. Un ulteriore aiuto a questo processo può giungere dall’antigelo, che oltre a incrementare le capacità di ebollizione e congelamento, aumenta la resistenza alla corrosione grazie a particolari additivi. Questa miscela di acqua e antigelo va a costituire un particolare liquido refrigerante, che dalla parte alta del motore passa al radiatore grazie a un tubo di gomma. Dalla vaschetta, l’aria fresca lambisce i tubicini di cui parlavamo prima, dissipando il calore.

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5. Tra le ragioni che più frequentemente giustificano un surriscaldamento del motore, troviamo un sovraccarico del compressore dell’aria condizionata. Per funzionare, questo dispositivo sottrae molta energia dal motore, provocando un calo nelle prestazioni che risulta più evidente sulle vetture che montano motori poco potenti. Occorre quindi tenere presente che, quando si viaggia con l’aria condizionata accesa, il propulsore viene sottoposto a uno sforzo aggiuntivo, che richiederà al sistema di raffreddamento un lavoro supplementare.

Possibili problemi al sistema di raffreddamento

6. La condizione fondamentale è che il liquido di raffreddamento non si surriscaldi eccessivamente a sua volta: un sistema di raffreddamento, infatti, può talvolta superare la temperatura alla quale l’acqua evapora. Per evitare che ciò accada, la misura preventiva è quella di pressurizzare il circuito di raffreddamento: quando la pressione interna eccede un certo limite, si apre una valvola che consente di mantenere le condizioni di sicurezza lasciando uscire il liquido di raffreddamento verso il radiatore.

7. Infine, è bene ricordare che il surriscaldamento del motore può provocare dei danni molto gravi alla meccanica del veicolo, mettendo anche a rischio l’incolumità di conducente e passeggeri. Ecco perché è fondamentale monitorare lo stato di salute di tutte e componenti dell’impianto, e contattare il proprio meccanico appena si nota qualcosa di sospetto.

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